
Sorriso meno caro grazie al biotech
Si è aperto oggi a Roma il III congresso Biomatchoral, gruppo italiano di
studio su biomateriali in chirurgia orale e medicina rigenerativa,
durante il quale si affronterà impronte dentali digitalizzate, strumenti per
realizzare protesi in tempo reale in studio, telemedicina per controlli a
distanza e nuovi materiali che riducono le complicanze. L’obiettivo è
quello di ridurre i costi delle cure dentistiche, anche del 30%, grazie alle
tecnologie, garantendo più qualità e meno rischi. Una risposta in
qualche senso al turismo odontoiatrico low costi.
Come ha spiegato Francesco Riva, presidente di Biomatchoral, “L'investimento in tecnologia, al contrario
di quanto molti credono, può essere un'arma anticrisi per gli odontoiatri, anche per dare una risposta
concreta alla “fuga” dei pazienti, attratti dal turismo dentistico a basso costo. Nel corso del convegno
presenteremo alcune tecnologie avanzate, come, ad esempio, la possibilità di produrre in un'ora,
attraverso un'impronta praticamente perfetta, acquisita da una telecamera digitale, una corona dentale,
realizzata direttamente nello studio del dentista con un fresatore, o in un laboratorio vicino. Questo
comporta una riduzione della filiera, meno tempo per le prove, per la realizzazione dell'impronta classica,
per i passaggi dall'odontotecnico".
Il dottor Riva sottolinea l’importanza dei biomateriali innovativi: “polisaccaride, estratto dalle patate, che
permette di fermare le emorragie. Si tratta di un presidio della chirurgia di guerra, usato anche in chirurgia
vascolare e oncologica. Ora si utilizza in odontoiatria e ci permette di ridurre i rischi di complicanze, che
possono essere molto costose. Quando c'è un'emorragia il rischio che l'ematoma si infetti è elevato.
Fondamentale quindi controllare il sanguinamento. Questo permette anche tempi di intervento più rapidi”.
L’ottimizzazione dei tempi e la riduzione dei costi si può ottenere anche grazie all’aiuto della telemedicina.
Il presidente di Biomatchoral ha annunciato che "durante il congresso ne dimostreremo praticamente
l'utilità. Saremo collegati con uno studio odontoiatrico dove sarà presa un'impronta digitale dei denti di un
paziente. In aula realizzeremo la corona in tempo reale, con un fresatore che potrebbe stare anche nello
studio. La protesi sarà poi inviata con un pony per essere impiantata, in diretta congressuale, dopo un'ora,
al paziente. Senza sottovalutare la forte valenza di solidarietà della telemedicina, con la possibilità di
seguire, anche da uno studio di Roma, un ambulatorio in Africa, ad esempio”.
Insomma, grazie all’innovazione, si potrà ritornare a sorridere senza dover sostenere spese da capogiro.
Si è aperto oggi a Roma il III congresso Biomatchoral, gruppo italiano di
studio su biomateriali in chirurgia orale e medicina rigenerativa,
durante il quale si affronterà impronte dentali digitalizzate, strumenti per
realizzare protesi in tempo reale in studio, telemedicina per controlli a
distanza e nuovi materiali che riducono le complicanze. L’obiettivo è
quello di ridurre i costi delle cure dentistiche, anche del 30%, grazie alle
tecnologie, garantendo più qualità e meno rischi. Una risposta in
qualche senso al turismo odontoiatrico low costi.
Come ha spiegato Francesco Riva, presidente di Biomatchoral, “L'investimento in tecnologia, al contrario
di quanto molti credono, può essere un'arma anticrisi per gli odontoiatri, anche per dare una risposta
concreta alla “fuga” dei pazienti, attratti dal turismo dentistico a basso costo. Nel corso del convegno
presenteremo alcune tecnologie avanzate, come, ad esempio, la possibilità di produrre in un'ora,
attraverso un'impronta praticamente perfetta, acquisita da una telecamera digitale, una corona dentale,
realizzata direttamente nello studio del dentista con un fresatore, o in un laboratorio vicino. Questo
comporta una riduzione della filiera, meno tempo per le prove, per la realizzazione dell'impronta classica,
per i passaggi dall'odontotecnico".
Il dottor Riva sottolinea l’importanza dei biomateriali innovativi: “polisaccaride, estratto dalle patate, che
permette di fermare le emorragie. Si tratta di un presidio della chirurgia di guerra, usato anche in chirurgia
vascolare e oncologica. Ora si utilizza in odontoiatria e ci permette di ridurre i rischi di complicanze, che
possono essere molto costose. Quando c'è un'emorragia il rischio che l'ematoma si infetti è elevato.
Fondamentale quindi controllare il sanguinamento. Questo permette anche tempi di intervento più rapidi”.
L’ottimizzazione dei tempi e la riduzione dei costi si può ottenere anche grazie all’aiuto della telemedicina.
Il presidente di Biomatchoral ha annunciato che "durante il congresso ne dimostreremo praticamente
l'utilità. Saremo collegati con uno studio odontoiatrico dove sarà presa un'impronta digitale dei denti di un
paziente. In aula realizzeremo la corona in tempo reale, con un fresatore che potrebbe stare anche nello
studio. La protesi sarà poi inviata con un pony per essere impiantata, in diretta congressuale, dopo un'ora,
al paziente. Senza sottovalutare la forte valenza di solidarietà della telemedicina, con la possibilità di
seguire, anche da uno studio di Roma, un ambulatorio in Africa, ad esempio”.
Insomma, grazie all’innovazione, si potrà ritornare a sorridere senza dover sostenere spese da capogiro.