Rapporto fra Sonno e Diabete di Tipo 2
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AGI Online | Prima Pagina - Diabete: recuperare sonno perduto abbassa rischio malattia
(AGI) - Washington, 20 giu. - Recuperare il sonno perduto potrebbe essere un
buon modo per abbassare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. A dirlo,
un nuovo studio del Los Angeles Biomedical Research Institute dello Harbor-UCLA
Medical Center, presentato durante il 95esimo meeting annuale della The
Endocrine Society di San Francisco. Gli scienziati hanno coperto che la
sensibilita' all'insulina, ossia la capacita' del corpo di eliminare il
glucosio dalla circolazione sanguigna, migliorava significativamente dopo il
recupero, nei week-end di tre notti di sonno. Gli studiosi hanno coinvolto
nella ricerca uomini che, per necessita' di lavoro, tendevano a restare svegli
di notte durante la settimana. "Abbiamo scoperto che estendere le ore di sonno
puo' migliorare l'uso da parte del corpo dell' insulina, riducendo cosi' il
rischio di diabete di tipo 2 negli uomini adulti", ha spiegato Peter Liu, che
ha condotto la ricerca.
AGI Online | Prima Pagina - Diabete: recuperare sonno perduto abbassa rischio malattia
(AGI) - Washington, 20 giu. - Recuperare il sonno perduto potrebbe essere un
buon modo per abbassare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. A dirlo,
un nuovo studio del Los Angeles Biomedical Research Institute dello Harbor-UCLA
Medical Center, presentato durante il 95esimo meeting annuale della The
Endocrine Society di San Francisco. Gli scienziati hanno coperto che la
sensibilita' all'insulina, ossia la capacita' del corpo di eliminare il
glucosio dalla circolazione sanguigna, migliorava significativamente dopo il
recupero, nei week-end di tre notti di sonno. Gli studiosi hanno coinvolto
nella ricerca uomini che, per necessita' di lavoro, tendevano a restare svegli
di notte durante la settimana. "Abbiamo scoperto che estendere le ore di sonno
puo' migliorare l'uso da parte del corpo dell' insulina, riducendo cosi' il
rischio di diabete di tipo 2 negli uomini adulti", ha spiegato Peter Liu, che
ha condotto la ricerca.